Sepa allarga l'area sicura degli scambi on line


Il Sole 24 Ore - Guida agli Enti Locali Numero 50 del 21/12/2007 Pagina 11
Lo scorso aprile il Parlamento Ue ha adottato una proposta di Direttiva sui servizi di pagamento per semplificare e rendere certe le transazioni comunitarie, primo passo per l'introduzione dell'area unica dei pagamenti in euro
di Domenico Pennone

Con l'armonizzazione della normativa sui prodotti e l'integrazione dei servizi di pagamento saranno presto eliminate le barriere che intralciano i pagamenti elettronici transfrontalieri in Europa. Grazie alla definizione di standard aperti e comuni che consentono di superare le barriere tecniche e commerciali, i cittadini europei, consumatori, imprese e amministrazioni pubbliche, potranno presto beneficiare di un migliore livello di servizio e quindi di prezzi trasparenti e soluzioni efficienti in termini di costi. Il processo d'unificazione del mercato europeo, avviato con l'introduzione dell'euro, potrà dirsi completato solo quando il progetto di un'Area unica dei pagamenti diverrà una realtà concreta. Ovvero, solo quando in tutti i Paesi europei, i consumatori, le imprese e le amministrazioni pubbliche saranno in grado di eseguire pagamenti con strumenti unici alternativi al contante. Di questo ne sono convinti la Commissione europea e la Banca centrale europea (Bce) che hanno accolto con soddisfazione lo scorso 24 aprile 2007 l'adozione del Parlamento europeo della proposta di Direttiva sui servizi di pagamento (Dsp). Il testo della Dsp è stato recentemente sottoposto al Consiglio dell'Ue per la sua adozione definitiva. L'obiettivo della Dsp è quello di assicurare che i pagamenti, entro i confini dell'Unione europea, in particolare mediante bonifico, addebito preautorizzato e carta di pagamento, diventino semplici, efficienti e sicuri quanto lo sono oggi quelli nazionali all'interno dei singoli Stati membri. Il tutto fornendo il fondamento giuridico necessario per l'istituzione di quella che è stata definita «Area unica dei pagamenti in euro» (Single Euro Payments Area, Sepa). La Sepa, è appunto l'area in cui tutti i cittadini europei, a seguito d'interventi comunitari, saranno in grado di eseguire pagamenti in euro, a partire da un singolo conto bancario, utilizzando un'unica carta di pagamento, con facilità e sicurezza. La direttiva, in ogni caso, indipendentemente dal progetto Sepa, rafforzerà i diritti e la tutela di tutti gli utenti dei servizi di pagamento (consumatori, esercizi al dettaglio, piccole e grandi imprese, autorità pubbliche). Nelle intenzioni dei legislatori europei la Direttiva dovrà quindi soprattutto rafforzare la tutela dei consumatori e promuoverà la concorrenza e l'innovazione istituendo un adeguato schema di vigilanza prudenziale per i soggetti entranti nel mercato dei pagamenti al dettaglio. L'adozione della Dsp da parte del Parlamento europeo rappresenta quindi un passaggio fondamentale verso la creazione della Sepa garantendo l'armonizzazione del quadro giuridico vigente. La direttiva in ogni caso agevolerà notevolmente l'applicazione operativa degli strumenti Sepa nell'ambito del settore bancario, nonché la loro adozione da parte degli utenti finali.
Il processo d'attuazione dell'Area unica dei pagamenti in euro richiede un continuo miglioramento dei servizi di pagamento, tramite l'offerta di prodotti paneuropei semplici, efficienti e sicuri. Il livello di servizio offerto dagli strumenti Sepa dovrà essere, per la Commissione e per la Bce, come abbiamo accennato, almeno pari a quello dei prodotti nazionali esistenti anzi, preferibilmente migliore, in modo da indurre una transizione a tali strumenti guidata dal mercato. La disponibilità di questi strumenti è in ogni caso solo il primo passo, poiché per un mercato effettivamente integrato a livello d'area dell'euro non basta la loro introduzione come semplice soluzione per i pagamenti transfrontalieri. In particolare, insistono la Commissione e la Banca centrale europea, è necessario che entro la fine del 2010 una massa critica di pagamenti nazionali (bonifici, addebiti preautorizzati e pagamenti mediante carta) abbia completato il passaggio a strumenti in Area unica.La direttiva dovrà in ogni caso essere applicata per tutti i servizi di pagamento nella Comunità. Intendendo per servizi di pagamento i servizi che permettono di depositare il contante su un conto, tutte le operazioni richieste per la gestione degli stessi, il trasferimento di fondi, gli addebiti diretti, le operazioni mediante carte di pagamento o dispositivi analoghi, i bonifici.La direttiva introduce nella normativa comunitaria anche una nuova categoria di prestatore di servizi: gli istituti di pagamento. Questi enti si limitano a eseguire ordini senza essere collegati a un sistema di raccolta di depositi o all'emissione di moneta elettronica. Il testo fissa quindi un regime d'autorizzazione unica per tali tipi di prestatori di servizi, stabilendo le condizioni necessarie per ottenere tale autorizzazione a operare.Gli Stati membri dovranno istituire inoltre un registro pubblico di tutti gli istituti di pagamento autorizzati e relativi agenti e succursali. Sarà loro compito designare delle autorità competenti, responsabili dell'autorizzazione e della vigilanza prudenziale degli istituti di pagamento. Queste funzioni, è precisato nella Dsp, potranno essere svolte anche dalle banche centrali nazionali.Gli Stati membri hanno l'obbligo di recepire, in ogni caso, la direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali entro il termine del 1º novembre 2009. Va infine ricordato che per la realizzazione di questo progetto, nel 2002 è stato costituito da banche commerciali, banche di credito cooperativo e casse di risparmio europee il Consiglio europeo per i pagamenti (European Payments Council - Epc) - responsabile finale del progetto Sepa.Il Consiglio europeo per i pagamenti ha compiuto in questi anni progressi significativi verso la creazione dell'Area unica, individuando i sistemi di procedure, i quadri di riferimento e gli standard necessari al suo funzionamento. In particolare ha redatto gli schemi per i bonifici e degli addebiti diretti (Rulebooks) e ha stabilito il quadro di riferimento (Framework) per i pagamenti con carte e per le infrastrutture di compensazione e regolamento.Per quanto riguarda gli strumenti di pagamento, l'Epc ha stabilito che i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche nell'Ue devono avere la possibilità di utilizzare i bonifici e gli addebiti preautorizzati e che inoltre per i pagamenti in euro mediante carta, devono essere eliminate le barriere tecniche alla loro accettazione a livello transfrontaliero presso i punti di vendita (Pos) e per il prelievo di contante. Infine l'Epc lavora alla definizione degli opportuni standard e disposizioni di ordine tecnico e contrattuali atti ad assicurare l'interoperabilità.

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