La nuova rivoluzione inizia con la sconfitta degli SMS


Nei prossimi anni dovremo prepararci ad una nuova rivoluzione che vedrà per le nostre comunicazioni sempre meno l'uso di SMS e della posta elettronica e il tramonto lento ma definivo della posta ordinaria e telefonia fissa. Anche i siti web, così come li abbiamo intesi fino a qualche mese fa, scompariranno del tutto, sostituiti da pagine integrate totalmente con i social network. 
I blog potranno ancora sopravvivere ma solo se terminali del processo informativo che parte dall'annuncio per arrivare all'approfondimento. Tempi ancora più duri per la carta stampata, radio e tv tradizionali.
Per quanto riguarda gli Sms e le chiamate da cellulare circolano dati sulla loro progressiva riduzione che fanno tremare i fornitori di sevizi telefonici. E già si segnalano blocchi e filtri che sarebbero stati messi in atto da parte dei grandi operatori verso servizi di VOIP e messaging tipo Skype,  Whats app, Viber.  Il mercato più colpito è ovviamente quello degli SMS, vero affare delle compagnie telefoniche che utilizzando canali non usati per il traffico voce e dati fanno pagare molto salato un servizio che a loro costa poco o nulla.
Tim, Tre, Vodafone e soci, sarebbero molto preoccupati del mancato utilizzo dei propri servizi e pronti a bloccare i loro clienti da presunti usi impropri di linee e terminali. 
I clienti da bloccare sono soprattutto giovanissimi, che grazie alle connessioni flat dati o quando possibile ad accessi wifi, usano i loro smartphone con servizi gratuiti o molto economici che consentono di evitare per le comunicazioni i costosissimi SMS e le chiamate telefoniche ordinarie. 
Ovviamente la politica di queste aziende non si basa sulla capacità di adeguarsi al cambiamento ma di ostacolarlo. Non si abbassano i costi dei propri servizi per renderli competitivi, ma si passa direttamente al divieto di uso di applicazioni ormai diffuse in tutto il mondo violando, tra l'altro, contratti già sottoscritti.
Sarebbe sicuramente meglio che gli operatori, nel loro interesse, si preparassero invece al superamento del business degli sms e delle chiamate a scatto a favore dei nuovi sistemi di messaggistica e al passaggio al Voip per le telefonate.
Qualcosa di analogo sta avvenendo anche per la posta elettronica e qualche problemino per i provvider presto si avrà.
Ormai i fatti nostri li raccontiamo via Facebook o twitter ed un intera generazione di Geek addirittura ha saltato completamente l'uso della posta elettronica per le proprie comunicazioni passando direttamente per la più immediata messagistica on line.  In ogni caso (in percentuale sull'utilizzo) sempre meno email tradizionali vengono inviate, sempre più messaggi vengono postati sui social network.
Cambiamenti già in atto anche per i siti web. Senza Facebook e Twitter i siti tradizionali di aziende, personaggi pubblici e pubbliche amministrazioni, sono ormai praticamente invisibili e sicuramente raggiunti esclusivamente solo da chi ha un interesse specifico e preciso.
Fatevene una ragione, avere un bel sito web, magari aggiornatissimo ma non raggiungibile e non distribuito nel mondo social è praticamente inutile. 
Stessa storia ovviamente per i blog che vivono ormai solo di contatti ottenuti tramite i SN.
Per i giornali, stampa e tv c'è poco da dire.  Le testate che ancora non vanno sui tablet o non consentono on demand andranno presto verso una morte sicura.

Commenti