Agenda Digitale Italiana a passo di Gambero. Stanziati i fondi per le start -up rinviata la nomina del direttore Agenzia Digitale.

La Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha finalmente approvato il testo di legge che prevede 120 milioni per le start-up innovative.
Il Fondo viene istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso la partecipazione al Fondo mobiliare chiuso.
Previsti incentivi allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e misure per la semplificazione delle procedure amministrative, l'introduzione di contributi per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche e il collegamento in rete delle famiglie meno abbienti; digitalizzazione della Pubblica amministrazione.
Annunciato anche l' Abbassamento al 4% dell'IVA per i prodotti editoriali digitali via Internet.
Resta al palo l'Agenzia Digitale prevista dal “Decreto Sviluppo e che dovrebbe anche grazie ai 120 milioni per le startup “traghettare l’Italia nell’era della banda ultra larga, della dematerializzazione e dello switch-off della PA Digitale”.
Il controllo sulla nuova struttura, che dovrà attuare e sviluppare i progetti di Agenda Digitale, dovrebbe essere affidata ad un direttore la cui nomina prevista per luglio é stata già rinviata a settembre.
Il nuovo manager (su cui per ora si rincorrono solo voci) resterà in carica per un triennio e verrà selezionato dal Premier di concerto insieme ai ministeri interessati fra una “una rosa di tre persone di particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione“.
Il ritardo nella nomina pone seri problemi in quanto alla nuova Agenzia vengono attribuite anche tutte le funzioni gestite finora da diversi enti: Digitpa, Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione e Dipartimento per la digitalizzazione della PA.
Alla nuova Agenzia spetterà, in ogni caso, il compito di accelerare i piani di banda larga e banda larghissima, coordinare le politiche e le strategie di diffusione delle nuove tecnologie, ma anche assicurare la piena interoperabilità dei sistemi informatici della pubblica amministrazione secondo i parametri comunitari.
Il nuovo organismo dovrà anche procedere alla razionalizzazione della spesa pubblica informatica in collaborazione con la Consip (la Centrale Acquisti della Pubblica Amministrazione), che si occuperà di razionalizzare le spese in vista della dematerializzazione della PA.
Tra le funzioni operative vi è quella di promuovere e diffondere iniziative di alfabetizzazione informatica rivolte ai cittadini e ai dipendenti pubblici e il monitoraggio dell'attuazione dei piani di LCT delle pubbliche amministrazioni, che dovranno rispettare procedure e standard definiti in modo da garantire la piena interoperabilità.
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