Web sociale e pubblica amministrazione estratto da GEL Sole 24 Ore





Nel primo semestre del 2011 su circa 25 milioni di Italiani che accedono ad Internet quasi 20 milioni naviga abitualmente su Facebook che si afferma come uno dei principali siti di questo genere.
L’’importanza e il ruolo che i social media ricoprono oggi per la popolazione italiana non si limita, però, solo ai numeri delle persone coinvolte. In questi anni si è assistito, grazie a questi strumenti, ad una modifica dei comportamenti quotidiani di tutti noi. Una modifica che coinvolge il modo con cui ormai quotidianamente reperiamo le  informazioni e soprattutto le modalità con cui comunichiamo con gli altri.
Attraverso il filtro delle relazioni l’accesso e la selezione delle informazioni passa, sempre più spesso, dai social network e la rete è diventa il principale strumento per informarsi e  per dialogare. 
Facebook, YouTube, Twitter e gli altri Social Network ci consentono di valorizzare tutte la forme di interazioni tra utenti e di  creare valore dalle relazioni che si sviluppano.
Tutto ciò rende inevitabile che le aziende e le Istituzioni provino ad utilizzare questi strumenti per aumentare il dialogo con i propri utenti.
La dimensione di questo cambiamento rende, infatti, oggettivamete insufficiente la semplice presenza istituzionale online basata sui soli siti internet.
Le aziende, ma anche e soprattutto la pubblica amministrazione, hanno, non solo il dovere ma la necessità di raggiungere la propria utenza nei luoghi ove essa è ormai abituata a muoversi. E tali luoghi sono appunto i cosiddetti Social Network Site.
Per garantire una corretta e costante informazione, non basta più, dunque, soltanto mettere le informazioni a disposizione del cittadino sui siti web, ma diventa indispensabile, presidiare i vari Social Network Site in maniera adeguata.
Questa presenza può realmente e finalmente, rendere possibile una reale attività di ascolto delle istanze che provengono dai cittadini consentendoci di ascoltarli ed interagire con essi.
Un mezzo, quello dei social network, attraverso cui è possibile, in maniera economica, rafforzare il livello di coinvolgimento democratico garantendo la partecipazione non solo nell'atto finale della decisione ma in tutte le fasi che concorrono a determinare i processi decisionali.
Garantire la presenza della Pubblica Amministrazione sui Social Network Site implica, però,  in primo luogo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che fanno funzionare questi strumenti.
Prima di avventurarsi in queste iniziative è necessario allora acquisire tutte le competenze utili per poter gestire con consapevolezza l’enorme potenziale tecnologico offerto, evitando effetti che possono essere addirittura controproducenti.
Bisogna, ad esempio, conoscere bene il linguaggio utilizzato adeguandosi al mondo nuovo nel quale ci si muovie e che prevede, come prima regola, la velocità nei  tempi di risposta.
Questo richiede anche forme di riconoscimento delle responsabilità di chi opera nei Social Network, che gli consentano di essere legittimati a parlare in nome e per conto dei proprio Ente.
Essere presenti all’interno di uno o più Social Network Site rappresenta, dunque, un’ opportunità per la Pubblica Amministrazione solo se la presenza è competente e costante.
Questo ci consentirà realmente di poter valutare ad esempio il livello di soddisfazione dei cittadini o qual’ è  il livello di qualità percepita. Di avere, insomma, una enorme fonte di conoscenza, ma anche, di veicolare  le informazioni che si ritiene necessario trasmettere ai cittadini.
Estratto da un articolo pubblicato su Gel Sole 24 Ore.
Se interessa: http://www.scribd.com/doc/76471653/Autonomie-Alla-Scoperta-Del-Web-Sociale

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