Europa: le priorità della comunicazione

La comunicazione riveste un ruolo chiave nel quadro delle politiche dell'Unione europea: l'Ue destina considerevoli risorse finanziarie per far conoscere strumenti ed opportunità offerte ai cittadini - per la loro crescita formativa e professionale - nel rispetto dei principi di trasparenza e diritto all'accesso alle informazioni sulle politiche strutturali.In tema di Fondi strutturali, difatti, la normativa comunitaria ha sempre affermato l'importanza del ruolo degli strumenti d'informazione e comunicazione.In particolare alle singole Autorità di gestione è assegnata la responsabilità di garantire che gli interventi siano resi pubblici, informando i potenziali beneficiari finali, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali e le organizzazioni non governative interessate.Con riguardo alla programmazione 2000-2006, con il Regolamento (Ce) n. 1159 del 30 maggio 2000 sono state definite nel dettaglio le norme in materia d'informazione e di pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali in applicazione del Regolamento (Ce) n. 1260/99.In particolare il Regolamento 1159 stabilisce che le azioni informative e pubblicitarie devono essere presentate sotto forma di Piano di Azioni di comunicazione che deve contenere gli obiettivi delle azioni e il pubblico cui sono rivolte, i contenuti e la strategia delle azioni di comunicazione, il bilancio di previsione, gli organismi competenti per la loro esecuzione, i criteri seguiti per la valutazione delle azioni realizzate.L'esperienza ha però mostrato, che i cittadini dell'Unione non sono ancora sufficientemente consapevoli del ruolo svolto dalla Comunità europea nel finanziamento dei programmi destinati a potenziare la competitività economica, a creare posti di lavoro e a rafforzare la coesione interna. Questa consapevolezza ha richiesto dei cambiamenti di rotta sulle modalità di gestione della comunicazione. Cambiamenti che sono stati definiti essenzialmente nell'approvazione del nuovo Regolamento (Ce) n. 1828 dell'8 dicembre 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo di sviluppo regionale.Il Regolamento 1828/06, sia nelle premesse sia in tutta la prima sezione pone particolare attenzione al tema del miglioramento degli strumenti d'informazione in grado di avvicinare maggiormente i cittadini alla nuova Europa.L'intento è quello di aumentare la notorietà e la trasparenza dell'azione dell'Unione Europea e di dare, in tutti gli Stati membri, un'immagine omogenea degli interventi in causa.Dopo l'esperienza delle precedenti programmazioni 1994-1999 e 2000-2006, è diventato chiaro che - in tema di comunicazione - non è più possibile limitarsi a una semplice diffusione di informazioni. Occorre, difatti, far comprendere appieno l'azione e le politiche comunitarie, stimolando un dialogo e attivando una maggiore partecipazione dei cittadini al dibattito europeo.In primo luogo - così come già stabilito precedentemente - le Autorità di gestione dei Fondi europei dovranno provvedere, all'elaborazione di un piano di comunicazione in cui saranno indicati con precisione gli interventi informativi e pubblicitari necessari a migliorare la comunicazione e l'informazione.Ma - e questa è una novità - le autorità locali e nazionali dovranno indicare con chiarezza il nome e le funzioni del responsabile di questo piano. Lo Stato membro o l'autorità di gestione dovrà inviare il piano di comunicazione alla Commissione entro quattro mesi dalla data di adozione del programma operativo, oppure - se il piano di comunicazione riguarda due o più programmi operativi - dalla data di adozione dell'ultimo di tali programmi. In assenza di osservazioni da parte della Commissione, il Piano è considerato conforme. ( Domenico Pennone)

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