C'è nebbia sulla città


C'è nebbia sulla città. Lavoratori precari e disoccupati assediano i palazzi. Le auto impediscono alle mamme con carrozine di muoversi. Ragazzini di quartieri perbene provano ad accupare le scuole come fecero i loro padri ma vengono picchiati da polizziotti chiamati dagli stessi genitori. Bagnoli resta un deserto post industriale. Nelle periferie si spera che i ragazzi non vedano la tv e leggano i giornali, Parigi è vicina. Nessuno vede un futuro, neanche così vicino, come le prossime elezioni amministrative. E lo scirocco non basta, nessun vento nuovo, eppure basterebbe solo l'alito di un milione di anime, che andasse in una sola direzione, per spazzare la nebbia. Ma non sentiamo più neanche il respiro di quelli che furono l'intelligenza di questa città, chiusi nei loro atenei e nelle loro belle casa.

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